sabato 24 ottobre 2009
la supertata
All'età di otto anni entrò nella mia vita e in quella delle mie sorelle una donnona,la supertata pugliese Rita.La poveretta aveva l'ingrato compito di occuparsi di tre piccole pesti.Ci svegliava la mattina per andare a scuola,ci preparava la colazione,controllava che ci lavassimo per bene e che indossassimo gli indumenti che la mamma ci aveva lasciato in cameretta la sera prima. Come ho detto era una donna molto florida,con due grosse tette alle quali ci aggrappavamo volentieri(mamma era secca come un'acciuga sotto sale!),vestiva con quelle gonnone e camicie a fiori e, non appena entrava in casa nostra indossava la "divisa d'ordinanza" ovvero il classico camicione a fiori a vestaglietta per essere più libera nella faccende e a giocare con noi. Era uno spasso sentirla parlare con quel suo accento marcato del sud,così"caciarona" e genuina nelle sue espressioni.Era molto affezionata a noi bambine e spesso arrivava con regalini e pensieri di ogni genere.Ciò che mi rese particolarmente felice fu il suo regalo per la prima Comunione,un diario dalla copertina cartonata con tanto di lucchetto e chiave.Sul frontespizio era stampata una bambola di porcellana con i boccoli, su sfondo rosa.Era dipesè abbastanza inquietante come copertina ma grande fu la mia soddisfazione nel pensare di poter scrivere il mio diario segreto.Iniziai allora e no mi sono ancora fermata.Molti anni sono trascorsi da allora(sono ancora giovane!!!!) e al diario di Rita segiurono numerosi quaderni con tutti i miei pensieri di bambina,ragazzina adolescente,ragazza un pò più grandicella e di donna.Ora devo ammettere che non scrivo più con quella costanza e assiduità di una volta ma il mio quaderno è sempre presente in attesa delle mie confidenze.Lo faccio per me stessa,per ricordarmi quando sarò vecchia della bambina che ero, delle mie piccole avventure, dei miei primi amori, delle mie delusioni. Grazie Rita
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